La Borsa è Finita?
Sì la borsa come stereotipo, come luogo comune, è decisamente finita. Oggi c'è una linea di demarcazione netta tra oggetti che sono di grande pregio e altri che invece no. Noi ci schieriamo dalla parte di chi, come noi, progetta e realizza manufatti totalmente made in Italy (e nel nostro caso specificatamente made in Milano), frutto di grande ricerca e di Lavoro, Dedizione, Tempo. Valori imprescindibili per chiunque abbia a cuore le sfide della società contemporanea e desideri affrontare le evoluzioni del mercato, con opportuna serietà e lucida serenità.
La Borsa è Finita!
Ha completato un elaborato processo produttivo, generato da un'intuizione progettuale e proseguito attraverso diverse fasi e diverse mani e diversi umori e diversi pensieri. Gli schizzi, i materiali, i dettagli, il montaggio, i test. Passaggi complessi che meritano di essere seguiti passo passo, con opportuna dedizione da chi ha dimestichezza con l'antica sapienza di un'arte antica, proiettata nel futuro fin dagli albori. Passaggi che seguono un corso lineare, ma non sempre. Magari ci si ferma per poi ricominciare tutto daccapo, valutare pesi e contrappesi, e poi daccapo ancora e ancora, fino al momento magico, fino a quel fatidico punto in cui la fatica diventa all’improvviso, vera soddisfazione e il lavoro si tramuta in meritato orgoglio. Quando è finalmente chiaro a tutti: ci siamo. Quanti passaggi... dal primo disegno su carta fino ad arrivare all'oggetto finito, nella sua splendida, concreta, interezza. Sì grazie a Dio, la borsa adesso è davvero finita. Si chiama Chelsea.
La Borsa è Piena?
La borsa non è mai piena di tutte quelle cose di cui non si può fare a meno e che si vogliono, e che si devono, portare sempre con sé: quegli effetti e quegli affetti che quasi compongono l'identikit della donna a cui, la borsa, appartiene. Ma è "eufemisticamente" piena/over di tutto ciò di cui vorremmo definitivamente sbarazzarci: fascismo, comunismo, razzismo, sessismo, affarismo, pietismo, perbenismo e di quel politicismo con la pummarola in coppa, all'italiana, che continua a frenare tutto il meglio che il nostro grande paese ha da offrire.
La Borsa è Oltre!
La borsa, a volte, può essere qualcosa di più di un elegante dettaglio che completa un modo di essere e di vestire, o qualcosa di meglio di un semplice contenitore pratico e alla moda. Le borse si portano, si indossano e talvolta, addirittura, si collezionano come oggetti pregiati e unici che hanno il valore del tempo e aumentano di valore col tempo. La borsa oggi è decisamente oltre, la restrittiva definizione di accessorio.
Bag is Over! War is Over!
15 dicembre 1969. Una gigantesca affissione appare nelle principali piazze di tutto il mondo ed esonda sulle pagine dei maggiori quotidiani, tradotta in dodici lingue, a firma John & Yoko: WAR IS OVER (if you want it). Una campagna per la pace, quando la pace in Vietnam era ancora, di almeno cinque anni, di là da venire. La guerra è finita, ma non era ancora finita, anzi. E i due meravigliosi geni cosa fanno? lanciano questo incantesimo benefico con l'intento
di spingere con gentilezza l'opinione pubblica nella giusta direzione. Un capolavoro della comunicazione? Una rappresentazione della forza delle idee? In ogni caso, qualcosa sicuramente nato dal più autentico e generoso spirito del '68 e dai suoi venti di libertà.
BAG IS OVER è anche questo, un omaggio, all'irrequietezza dell'immaginazione a fin di bene. Dedicato a tutti quei “pazzi” come Yoko & John, Gianni Sassi, Milton Glaser o Oliviero Toscani che hanno scritto (e alcuni tuttora scrivono) grande poesia sui muri della carta stampata, senza curarsi di date e statistiche, di visite o di follower o del giudizio sempre al negativo di inossidabili troll, ma mettendoci sempre, tutto di loro, in quel che facevano e fanno. BAG IS OVER, come un sottomarino giallo in fuga dal mondo dei biechi blu e dalla schiavitù dei numeri: peace, peace, peace.
W I CONTENUTI ʍ I CONTENITORI
Ci sono contenitori che contengono cose e contenitori di “contenuto”, in cui la forma è essa stessa sostanza, e la sostanza, si compone di valori che trascendono il tempo e le funzioni d’uso.
BAG IS OVER, LONG LIVE THE BAG